Primo settennio

Nel primo settennio il bambino impara a camminare, a parlare, a pensare e a dire “io” a se stesso; senza l’esempio di altri uomini da imitare il bambino non imparerebbe a crescere nel modo giusto. Non solo i gesti, ma anche i sentimenti delle persone che il bambino ha intorno a sé vengono assorbiti fino a divenire parte del suo essere: è così che apprende le qualità morali che saranno determinanti per il suo futuro.

In questa fase il bambino va protetto da stimoli troppo intellettuali, ritenuti deleteri, immergendolo in un mondo buono, ricco di fantasia, immagini, gioco e devota meraviglia.
La sua volontà ed il suo impulso a “fare” vengono sviluppati dai maestri attraverso la proposta di tante attività della vita casalinga o artigianali.
L’ambiente in cui i piccoli si muovono è estremamente curato, arredato con mobili in legno; i giocattoli sono molto semplici, spesso costruiti dai genitori o dai maestri con materiali naturali, sono essenziali e poco definiti perché la fantasia del bambino possa farli vivere come desidera.

L’atmosfera serena creata dal gioco, le fiabe, la musica, la pittura, il movimento, la semplicità di gesti quotidiani, come la cura delle piante o la preparazione del pane, organizzati ritmicamente nel corso della giornata e della settimana, offrono al bambino il calore e la serenità necessari a nutrire la sua anima.

(fonte: www.rudolfsteiner.it)